Storia della macchina da caffè: dagli albori a oggi

Oggigiorno siamo abituati a poter scegliere tra moltissimi tipi di macchine da caffè diverse ed ognuna produce un caffè diverso per intensità e quantità.

Ad esempio, alla tradizionale moka italiana, si sono aggiunte le varianti americane e europee di macchine automatiche e semi-automatiche, a cialde di carta, con filtri più o meno grandi, a capsule e alcune sono perfino in grado di macinare i chicchi di caffè in tempo reale.

Nonostante ora il caffè sia una delle bevande più comuni e apprezzate in tutto il mondo, rimane una prerogativa prettamente italiana ed il vanto della nostra tradizione e della nostra cultura.

Probabilmente oggi siete abituati a bere almeno due o tre caffè al giorno: alla mattina appena svegliati, dopo pranzo, in pausa studio o lavoro, in compagnia o da soli; si sa, ogni scusa è buona.

Ma vi siete mai domandati quale sia la storia della macchina da caffè che noi utilizziamo con tanta facilità e disinvoltura ogni giorno? Scopriamola insieme

Le origini: un’invenzione tutta italiana

L’attribuzione del brevetto della macchina da caffè è discussa. Il torinese Angelo Moriondo nel 1884 progettò la prima macchina da caffè di cui si ha traccia e la presentò nello stesso anno durante l’esposizione universale.

Tuttavia, il merito della diffusione e produzione industriale della macchina da caffè viene attribuito a Luigi Bezzera che rivendicò il brevetto nel 1901. Inizialmente queste macchine non erano molto diffuse a causa dei costi elevati e della scarsa conoscenza delle masse che erano ancora all’oscuro dell’esistenza di tale invenzione.

Bisogna aspettare gli anni venti e trenta perché gli uomini d’affari inizino ad investire in trovate pubblicitarie e si rendano conto dell’enorme potenzialità delle macchine da caffè ed iniziassero a commercializzarle in bar e locali.

Il processo di perfezionamento non finisce mai

Dopo la seconda guerra mondiale ci fu un boom economico in tutti i settori, compreso quello delle machine da caffè. Fu Achille Gaggia il primo a sperimentare la macchina a leva anziché a vapore per ottenere una “crema caffè” più densa e sostanziosa.

All’inizio degli anni 50, poi, compaiono i primi distributori automatici che altro non erano che carrelli trasportabili su cui era caricata una bombola a gas che fungeva da caldaia per la macchina del caffe. Con questa i baristi ambulanti potevano circolare per le strade ed offrire il sollievo di una pausa caffè a molte più persone.

Dal 1975 in poi inizia l’era elettronica e da lì in poi tutte le nuove modifiche apportate a questi apparecchi sono state mirate ad aumentarne la rendita e l’efficienza.

Gli ultimi modelli di macchine da caffè si contraddistinguono per un design ricercato e particolare e per una praticità assoluta. Basti pensare che le ultime notizie parlano di macchine da espresso portabili che, a quanto pare, non avrebbero bisogno di fuoco o corrente elettrica per preparare il caffè.

Riscopriamo i patrimoni del nostro paese: la città degli innamorati

Spesso noi Italiani ci facciamo affascinare da destinazioni esotiche, capitali europee, metropoli americane e culture latine, e finiamo per dimenticarci e sottovalutare il patrimonio artistico e turistico del nostro paese. Ad onor del vero, questa tendenza vale un po’ per tutti perché’ si sa, l’erba del vicino è sempre più verde, ma se l’Italia ogni anno attira milioni di turisti da tutte le parti del mondo un perché ci sarà.

Appena messo un piede fuori dal Bel Paese non farete altro che sentire persone rivolgervi domande curiose ed ammirate su Roma, Venezia e Milano, sulla pizza e la pasta e le squadre di calcio. Essendo abituati a vivere in Italia, capita di dare tante cose per scontate e non renderci conto della varietà e unicità di paesaggi offerti dal nostro paese, per non parlare della cultura, l’arte e la storia che non hanno eguali e ci vengono invidiate in tutto il mondo.

Oggi vogliamo riportarvi alla scoperta di Venezia, la città degli innamorati che talmente è unica ed apprezzata che gli americani non hanno potuto riprodurne una versione artificiale a Las Vegas e che, ogni anno, attira migliaia di turisti grazie alla sua particolarità, ai suoi colori, al carnevale tipico, e alle sue pittoresche gondole.

Una città d’arte

Venezia viene istintivamente associata con l’arte, e a ragione! Il capoluogo veneto è ricco di capolavori pittorici ed architettonici come la Basilica di San Marco, la Torre dell’Orologio, il Museo Correr e tutta una serie di chiese e basiliche come Santa Maria dei Miracoli e San Zaccaria.

Per di più, ogni due anni Venezia ospita la biennale dell’arte che raccoglie opere da artisti provenienti da tutto il mondo, è ricca di festival di buskers e artisti di strada, ospita la biennale di architettura, e ogni anno è sede del Festival del Cinema che raduna i migliori attori e registi di fama internazionale.

Inoltre, a Venezia ha sede la prestigiosa Accademia Di Belle Arti dove gli studenti imparano tecniche di pittura, scultura e grafica da alcuni tra i migliori insegnanti a livello nazionale.

E una città d’amore

Non per niente Venezia è chiamata “la città degli innamorati”. Passeggiare per le calli mano nella mano con la vostra lei o il vostro lui è un’esperienza unica ed irripetibile. I gondolieri faranno di tutto per convincervi a salire a bordo e farvi cullare dall’acqua dei canali ammirando i ponti e gli edifici di una città che sembra emanare fascino e poesia da ogni angolo.

E se avete la fortuna di potervi trattenere per qualche giorno, dovrete assolutamente salire a bordo del vaporetto e passare qualche ora a rilassarvi sulle spiagge del Lido, e ad ammirare le pittoresche isole di Murano, Burano e Torcello. Infine, nulla può battere la magia di una cena al lume di candela affacciati sul Canal Grande con le luci che si riflettono ne

A spasso ai confini del cielo

L’Himalaya è una delle zone più affascinanti e allo stesso tempo misteriose ed uniche del mondo. Intraprendere un viaggio in Nepal ed in Himalaya significa immergersi una cultura millenaria che ci stregherà e non ci lascerà scampo fin dal primo momento.

Verremo assorbiti dai colori e dai rumori delle strade di Kathmandu, affascinati dalla semplicità e purezza degli abitanti, e inizieremo a condividere la stessa sensazione di referenza e rispetto che gli autoctoni provano per le montagne.

Molti turisti curiosi e baldanzosi si sono avventurati tra le cime dell’Himalaya, ma la montagna non perdona ed esige rispetto: alcuni non sono più tornati, ma moltissimi ce l’hanno fatta e hanno raccontato storie e mostrato foto che vanno al di là di qualsiasi immaginazione.

La catena montuosa dell’Himalaya è senza dubbio la più imponente del mondo e avere la possibilità di arrivare anche solo al campo base di una delle cime più alte del pianeta è un privilegio ed un’esperienza che non dovreste farvi scappare.

Tra colori e cultura: Kathmandu e parchi naturali

Un viaggio in Nepal è un’esperienza che permette di unire cultura e natura. La valle di Kathmandu è ricca di paesi famosi per la loro bellezza e per i loro tratti caratteristici. Immancabile è una visita a Patan, città considerata patrimonio dell’UNESCO per i suoi templi e gioielli architettonici nonché per un floridissimo artigianato locale che produce centinaia di gioielli di rara bellezza e fattura.

Ma Patan non è l’unica città, Kathmandu, Nagarkot e Bhaktapur dovrebbero rientrare in qualsiasi itinerario che si rispetti. I templi e le statue giganti sono senza dubbio gli elementi che più colpiscono ed impressionano i turisti occidentali che per un attimo si sentono immersi ed avvolti da una cultura completamente diversa.

Ma il Nepal offre anche meraviglie naturali come il Parco del Chitawan al cui interno si possono ammirare animali come scimmie, rinoceronti, elefanti, coccodrilli e tigri, nonché’ una vastissima gamma di piante ed alberi della giungla.

Per i più avventurosi: il campo base dell’Everest

Se siete sportivi o amanti della montagna allora non potrete farvi scappare l’occasione di raggiungere il campo base dell’Everest situato ad un’altezza di 5364 metri. Il percorso per raggiungere il campo base è piuttosto semplice ed accessibile a chiunque sia mediamente allenato e conosca le regole base della montagna.

Dal campo base in poi, invece, la questione si fa più seria e solo i più esperti e avventurosi dovrebbero avventurarsi oltre. Fino al campo base non è necessaria un’attrezzatura particolarmente sofisticata perché il sentiero non presenta tratti troppo complessi o pericolosi, è tuttavia consigliato informarsi bene prima di partire ed effettuare il tragitto in compagnia di qualcuno che sia in grado di prestarvi soccorso in caso di necessità o anche solo che vi dia un supporto morale e condivida con voi quest’esperienza unica nella vita.